mercoledì 18 maggio 2011

farewell BilBolBul, Marina Girardi

Buona primavera esplosa, manica di reietti, grillini e aficionados dell'ammazzacaffè!
Son di nuovo qui, dopo settimane passate ad aspettare qualcosa, qualcuno, la sorte o perchè no la morte.
tocchiamoci tutti.
Ho ripreso ad ascoltare i 99 Posse. Grandissimi. Chi ha notizie di Meg me le dia.
Io da parte mia, oggi vi dò notizie di una persona che diciamolo pure, non è una persona.
E' una maga.

I post simonecortesistici, futuristi e futuristici torneranno a breve con scoppiettanti news direttamente dal Resto del Carlino. E con un post dedicato totalmente al colore. Ma ora basta parlare di me.
Parliamo di te.
Cosa ne pensi di me?

Dicevamo una maga.
Riprende la rubrica degli ammazzacaffè con l'illustrazione dolce, dolcissima, di una mia grande amica.
L'amicizia è nata cinque anni fa. Lei ventiquattro o venticinque invece, non mi ricordo bene.
Sto trattenendo il fiume Reno di parole che volglio spendere per lei, intanto vi lascio in eredità questo.
Sto parlando del personalissimo ammazzacaffè di

MARINA GIRARDI




Marì!
Giannananninamente meravigliosa creatura e artista, lei è Marina. Sebbene abbia un certo tentennamento ad utilizzare la parola artista, credo che parlando di lei non sia parola al vento.
Lei è capace pure di disegnarlo il vento.

E' la prima persona a cui mi sono rivolto durante l'esame di ammissione in Accademia. Ero solo, solo con il mio accento contadino che l'ha conquistata, e lei mi mostrò qualche disegno.
E poi me la ritrovai in classe.
E poi ho visto quanto era brava.
E poi ho visto il percosrso artistico che ha affrontato nei tre anni vissuti insieme accademicamente parlando.
Perchè  abitare, lei abita nella natura. Lei ci è dentro alla natura.
Marina è illustratrice e fumettista.
Il pubblico l'ha conosciuta con il Kurden People post Komikazen Festival. Dei suoi libri però potete avere notizie sul suo bellissimo blog.
Tecnicamente parlando indefinibile, ha affrontato e vinto tutte le tecniche. Appendavamo ( appendevamo?) i grandi fogli uno vicino all'altro in accademia, e i suoi lavori erano un fuoco d'artificio di colori, di mani sporche di vernici, di matite, di segno poderosi.
Una volta mi ha disegnato mentre disegnavo e ci ho ancora quel disegno.
E pure la trilogia della Gatta Matta.
Te la ricordi Marì?
Ha un segno vibrante, deciso ma leggero come una foglia che si lascia ninnanannare dal vento.
Ti porta l'occhio da una parte all'altra del foglio, fa una piroetta, diventa un grandissimo maiale e scompare dentro un albero. Approfittando di una forte corrente ascensionale sale sale sale in alto, bacia i colori, danza con qualche ruga di faccia di vecchietto. Gioca con i bambini e si lascia cadere esausta.
Piano piano. Come una foglia.
Marina ama la natura e io amo questa cosa. Nelle sue storie e illustrazioni è forte la componente animalo floristica. Reinterpreta in modo personalissimo anzi, vive, in modo personalissimo ogni animale, ogni pianta.
Perchè le conosce.
Tra l'altro, questa illlustrazione nasce proprio da una gitarella che ha fatto al Bosco Panfilia di Sant'Agostino, qui vicino a casa mia. Fermandosi al Bar Sport di Bentvòi, Marì ha trovato l'idea per the ammazzacaffè.

Mi ha insegnato a fare gli storyboard piccolini in modo da avere sotto controllo gli equilibri di un disegno o di una tavola.
Li uso ancora, Marì.
Attivissima lavoratrice, ha alle spalle e tra le mani pomeriggi freddi e caldissimi in via Oberdan a dipingere,  laboratori con bambini, progetti, libri, collaborazioni. Lo posso dire che sei Maga Magira, Marì?
Canta, scrive canzoni, disegna, dipinge, insomma, parlare di Marì ce ne sarebbe un bel pò. Dei suoi lavori, delle sue mostre, dei suoi progetti non sto a parlare qui. Io volevo solamente raccontarvi la Marì che conosco io.
Credo che sia meglio far parlare i suoi lavori invece.
Il suo vento.
Chiudete gli occhi e sentitevi piccola foglia. Trovate il segno di Marì, e lasciatevi dondolare.
Aspettando una nuova corrente, aspettando di ballare nel vento.




Il blog di Marì!

http://www.magira.altervista.org/

2 commenti:

  1. Fai pure ventisette...
    Quelli sì che eran tempi simò, la cerbottana, la girella, la Babini....
    belloBELLOsimò!

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  2. Ti ringrazio per il contraccambio, Marì
    e continuo con i miei storyboardz..!
    Ci vedremo come le star a mangiare falafel al Roxy Bar?

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